LA RICOSTRUZIONE
E’ giunto il momento della “Ricostruzione” del nostro Paese , l’Italia. Un complesso di opere che devono vedere un forte e comune impegno delle forze politiche, ma anche e soprattutto, la collaborazione di tutti noi cittadini italiani e ciascuno di noi per la nostra parte.
Sono i nostri bambini , i fanciulli , i giovani a chiedercelo, a pretenderlo, a spingerci verso la realizzazione di un Progetto nazionale , allo stesso tempo ideale e concreto, sia nella sua fattibilità reale , sia per la sostenibilità economica, come richieste a livello europeo. Interventi di opere strutturali e organizzative nei settori tecnologici , scientifici, culturali e del terziario, che non possono più attendere , né subire ritardi, oppure ostracismi per interessi faziosi, politici e/o privati. Tutti fattori negativi che sarebbero irrimediabilmente dannosi per la crescita e lo sviluppo sociale , per la stessa salvezza del Paese, per la sicurezza delle nostre comunità.
Per la
ripresa della produzione e del lavoro emerge l’esigenza di una rinascita del
comparto industriale. Per cui è indispensabile trovare al più presto punti
d’incontro e di collaborazione
progettuale, tra imprenditori e il governo, al fine di consentire una ripresa
degli investimenti nel territorio nazionale, in aderenza alle esigenze di
salvaguardia e tutela ambientale e provvedimenti volti alla necessità di
rimuovere gli ostacoli costituiti da troppe e complicate norme
burocratiche e fiscali e lungaggini
dell’iter giudiziario.
Sono
altrettanto necessarie incentivazioni e sostegno nei settori dell’artigianato,
dell’agricoltura, della zootecnia , del turismo, della ricerca scientifica,
della formazione professionale , cui va collegata la esigenza di una riforma
dell’istruzione scolastica , che consenta apprendimenti culturali più mirati
all’inserimento nel mondo del lavoro , alle nuove tecnologie , informatica,
oltre che naturalmente ad una cultura di indirizzo classico o scientifico , a
seconda delle preferenze degli studenti.
Investimenti
economici, finanziari e organizzativi
sono necessari e indispensabili nel settore dei servizi sanitari, in cui
appaiono urgenti esigenze di un imponente ingresso operativo di personale
medico e infermieristico , sia negli ospedali, sia negli ambulatori
territoriali, dei medici di base, per soddisfare esigenze primarie di
assistenza pubblica ,specie per persone anziane, disabili, per l’infanzia.
Tutto deve partire dalla “volontà di fare”, politica, individuale e generale ,ma anche sociale e civile , di tutti , per operare nell’interesse e per il bene collettivo , e ricostruire ciò che serve a favore della nostra Italia, della nostra “Casa comune ” , che appartiene a tutti e a ciascuno, che contiene in sé tutte le nostre vite, le nostre speranze, i luoghi in cui abitiamo, con le nostre famiglie, in cui svolgiamo le nostre attività di lavoro, professionali, in cui frequentiamo momenti di divertimento, di piacere, di cultura.
Il nostro Paese , l’Italia , da noi tutti e da ciascuno deve essere ritenuta, perché realmente lo è , la nostra “Casa comune” , in tutti i sensi e con tutti i sentimenti di appartenenza e di rispetto ad una terra ineguagliabile per bellezza e per cultura e che abbiamo tutti il dovere di difendere , responsabilmente, in quanto che essa è il baluardo a protezione delle nostre esistenze di cittadini, delle nostre famiglie, della nostra gioventù, contro ogni attacco o eventuale disegno che potrebbe essere già pronto per dominarla, allorquando venissero meno le volontà , le capacità di noi italiani di mettere mano e realizzare una vera “Ricostruzione” fisica, materiale del territorio , ma anche etica e morale delle Istituzioni pubbliche e della società civile.
Nel momento cruciale della possibilità di utilizzo delle enormi risorse finanziarie ( quasi trecento miliardi di euro dal Recovery fund e dal Mes ) ) per l’Italia, cioè successivamente all’approvazione del piano progettuale nazionale del Governo da parte della Unione Europea, è urgente e indispensabile che vi sia un’unica “ Cabina di regia “ , governativa e con poteri esecutivi esclusivi, idonea ad impartire precise disposizioni di carattere generale, riguardanti gli ambiti di applicazione delle risorse e i limiti di spesa da non superare, Regione per Regione , condizioni che da queste dovranno essere rispettare scrupolosamente.
Ogni Regione dovrà avere il compito di presentare tempestivamente, al più presto , specifici progetti ,riguardanti gli interventi da realizzare nel proprio rispettivo territorio. I finanziamenti verranno assegnati solo riguardo a progetti di utilità pubblica e fondamentali , necessari allo sviluppo economico e sociale di ogni rispettivo territorio.
I soldi potranno venire materialmente erogati , secondo norme e condizioni già stabilite per contratto di appalto, al riscontro dell’inizio dei lavori dei progetti approvati, i quali lavori man mano saranno sottoposti a severi , rigorosi , sistematici controlli da parte degli Organi ispettivi istituzionali preposti, onde evitare pretestuose interruzioni, speculazioni, infiltrazioni criminali, illeciti finanziari e penali. Ogni comportamento od atto illecito dovrà essere duramente sanzionato e con conseguenze che riguarderanno anche la perdita delle risorse finanziare assegnate.
Affinché tutto ciò si realizzi , però è necessario un "Cambiamento sociale" Non possiamo aspettarci che sia la politica a dover cambiare se stessa , è il Popolo , la società , la cittadinanza che deve cambiare "mentalità", ricostruendola attraverso la cultura , nelle scuole, le università, i mass-media, per una rieducazione civile, verso una coscienza sociale , popolare, in cui risorga il sentimento comune di bene e interesse collettivo, di giustizia sociale e di solidarietà per combattere contro le iniquità e le ingiustizie. Una coscienza che , invece, è divenuta sempre più individualista , egocentrica, rivolta si all'interesse privato, ma che lo ha fatto senza porsi i giusti limiti, necessari al mantenimento di una ordinata, equilibrata convivenza civile e indispensabili per riuscire ad avere una politica corretta ed efficace.
Purtroppo, siamo giunti al punto di non fidarci più l’uno dell’altro. Il timore di essere raggirati, truffati, rubati, è divenuto un problema individuale, ma anche un fenomeno sociale drammatico, soprattutto perché si è quotidianamente sommersi da esempi ed episodi di corruzione, di truffe, di raggiri, da sopraffazioni, da speculazioni, da imbrogli e traffici illeciti, che assumono aspetti di allarme sociale in quanto assai diffusi e invasivi, anche nell’ambito politico-istituzionale.
Per tali motivi, è estremamente urgente e importante rigenerare nel nostro Paese un clima di fiducia sociale attraverso un forte impegno comune nel risvegliare le coscienze verso l’esigenza di ridare alla vita di ciascuno e della comunità civile i valori di una convivenza fondata sul reciproco rispetto, sulla trasparenza e lealtà, sulla difesa del bene comune, onde evitare un aggravamento di fattori negativi già in atto, della disgregazione e discriminazioni sociali, della conflittualità politica, un irrimediabile tracollo sociale e anche economico e il pericolo di venire sottomessi dalle forze più retrive e criminali.