L' ATTIVISMO SOCIALE è un Movimento popolare , civile , libero , indipendente , laico , di natura sociale , volto a migliorare le condizioni della vita sociale dei cittadini. E' un " portale facebook " di gruppo , aperto a tutti quei cittadini che vogliono rendersi utili rilevando inefficienze , inadeguatezze , carenze ,negli apparati e servizi pubblici,nelle strutture pubbliche , nonchè proporre eventuali utili suggerimenti o iniziative in un confronto di idee e opinioni..

martedì 20 ottobre 2020

LA PAURA E IL CORAGGIO

 



LA PAURA E IL CORAGGIO


Abbiamo tutti paura. Siamo ossessionati dalle notizie e dalla paura del contagio virale. Dall’alba al tramonto, solo notizie di pandemia, numeri percentuali di infettati, di malati , di morti. Nel nostro Paese, nel mondo, numeri segnati in prospetti grafici che salgono progressivamente.  Non siamo più capaci di intrattenerci con gli altri con tranquillità, di parlarci con il piacere di vederci in viso ( mascherine ), di percepire le emozioni , persino i sentimenti l’uno verso l’altro.


 E’ rimasto soltanto un residuo di interlocuzione verbale, fisicamente stentata e difficile, a volte incomprensibile, se non attraverso lo schermo di un computer , di uno smartphone, di un tablet. Per lo più rapporti “virtuali “ , ma che non hanno niente a che vedere con la “ virtù”. Un mondo che è cambiato, sta cambiando, verso l’indefinibile, l’indeterminabile, l’imprecisabile, l’imprevedibile, camminando in una sorta di percorso globale, accidentato, nel quale ci sentiamo tutti coinvolti, ma ciascuno rimane solo nella sua personale, individuale realtà, a volte anche molto drammatica.


La cosiddetta vita sociale si è frantumata attraverso fenomeni di crisi sanitaria, economica, di rapporti umani, anomali, che generano diffidenza, anche nel timore di perdere ciò che si ha. Ma a questo punto, dobbiamo domandarci se è giusto, corretto, opportuno, subire gli eventi, rimanendo fermi, chiusi, con la speranza o meglio l’illusione di uscirne fuori senza ferite, oppure è più giusto, più corretto, più opportuno, armarci di “coraggio “, tutti e ciascuno, e quindi “reagire “  operando , fattivamente, efficacemente, con tutte le risorse umane ed economiche per dotarci di tutte le attrezzature, di tutti i mezzi, necessari per difenderci, respingere gli attacchi, attraverso un’opera colossale di “risanamento ambientale “ , una serie di interventi di pulizia , di purificazione dell’aria, misure anti inquinamento, di sanificazione e disinfezione a carattere globale , idonei a rendere finalmente inoffensivo il coronavirus.  


In altri termini, bisogna assolutamente agire urgentemente e drasticamente sull’ambiente e sulle opere strutturali di ospedali e scuole, organizzative dei servizi di trasporto attraverso un aumento dei mezzi pubblici, al fine di evitare che debbano verificarsi assembramenti per necessità di lavoro e per gli studenti, e sugli organismi sanitari del personale medico e paramedico,  più che imporre ulteriori “restrizioni” personali, fisiche, nei confronti degli esseri umani e della loro vita sociale.

lunedì 28 settembre 2020

LA RICOSTRUZIONE

 


LA  RICOSTRUZIONE

 

E’ giunto il momento della “Ricostruzione” del nostro Paese , l’Italia. Un complesso di opere che devono vedere un forte e comune  impegno delle forze politiche, ma anche e soprattutto,  la collaborazione di tutti noi cittadini italiani e ciascuno di noi per la nostra parte.

 

Sono i nostri bambini , i  fanciulli , i giovani a chiedercelo, a pretenderlo, a spingerci verso la realizzazione di un Progetto nazionale , allo stesso tempo ideale e concreto, sia nella sua fattibilità reale , sia per la  sostenibilità economica, come richieste a livello europeo.  Interventi di opere strutturali e organizzative nei settori tecnologici , scientifici, culturali e del terziario, che non possono più attendere , né subire ritardi, oppure ostracismi per interessi faziosi, politici e/o privati. Tutti fattori negativi che sarebbero irrimediabilmente dannosi per la crescita e lo sviluppo sociale , per la stessa salvezza del Paese, per la sicurezza delle nostre comunità.

 

Per la ripresa della produzione e del lavoro emerge l’esigenza di una rinascita del comparto industriale. Per cui è indispensabile trovare al più presto punti d’incontro  e di collaborazione progettuale, tra imprenditori e il governo, al fine di consentire una ripresa degli investimenti nel territorio nazionale, in aderenza alle esigenze di salvaguardia e tutela ambientale e provvedimenti volti alla necessità di rimuovere gli ostacoli costituiti da troppe e complicate norme burocratiche  e fiscali e lungaggini dell’iter giudiziario.

Sono altrettanto necessarie incentivazioni e sostegno nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, della zootecnia , del turismo, della ricerca scientifica, della formazione professionale , cui va collegata la esigenza di una riforma dell’istruzione scolastica , che consenta apprendimenti culturali più mirati all’inserimento nel mondo del lavoro , alle nuove tecnologie , informatica, oltre che naturalmente ad una cultura di indirizzo classico o scientifico , a seconda delle preferenze degli studenti.

Investimenti economici,  finanziari e organizzativi sono necessari e indispensabili nel settore dei servizi sanitari, in cui appaiono urgenti esigenze di un imponente ingresso operativo di personale medico e infermieristico , sia negli ospedali, sia negli ambulatori territoriali, dei medici di base, per soddisfare esigenze primarie di assistenza pubblica ,specie per persone anziane, disabili, per l’infanzia.

Tutto deve partire dalla “volontà di fare”, politica,  individuale e generale ,ma anche  sociale e civile  , di tutti , per  operare nell’interesse e per il bene collettivo , e ricostruire ciò che serve a favore della nostra Italia, della nostra  “Casa comune ”  , che appartiene a tutti e a ciascuno, che contiene  in sé tutte le nostre vite, le nostre speranze, i  luoghi in cui abitiamo, con le nostre famiglie, in cui svolgiamo le nostre attività di lavoro, professionali, in cui frequentiamo momenti di divertimento, di piacere, di cultura.

 Il nostro Paese , l’Italia , da noi tutti e da ciascuno deve essere ritenuta, perché realmente lo è , la nostra “Casa comune” , in tutti i sensi e con tutti i sentimenti di appartenenza e di rispetto ad una terra ineguagliabile per bellezza e per cultura e che abbiamo tutti il dovere di difendere , responsabilmente,  in quanto che essa è il baluardo a protezione delle nostre esistenze di cittadini, delle nostre famiglie, della nostra gioventù,  contro ogni attacco o eventuale disegno che potrebbe essere già pronto per  dominarla, allorquando venissero meno le volontà , le capacità di noi italiani di mettere mano e realizzare una vera “Ricostruzione” fisica, materiale del territorio , ma anche etica e morale delle Istituzioni pubbliche e della società civile.

 

 

Nel momento cruciale della possibilità di utilizzo delle enormi risorse finanziarie ( quasi trecento miliardi di euro dal Recovery fund e dal Mes ) ) per l’Italia, cioè successivamente all’approvazione del piano progettuale nazionale del Governo da parte della Unione Europea, è urgente e indispensabile che vi sia un’unica “ Cabina di regia “ , governativa e con poteri esecutivi esclusivi, idonea ad impartire precise disposizioni di carattere generale, riguardanti gli ambiti di applicazione delle risorse e i limiti di spesa da non superare, Regione per Regione , condizioni che da queste dovranno essere rispettare scrupolosamente.

 

 

Ogni Regione dovrà avere il compito di presentare tempestivamente, al più presto , specifici progetti ,riguardanti gli interventi da realizzare nel proprio rispettivo territorio. I finanziamenti verranno assegnati solo riguardo a progetti di utilità pubblica e fondamentali , necessari allo sviluppo economico e sociale di ogni rispettivo territorio.

 

 

I soldi potranno venire materialmente erogati , secondo norme e condizioni già stabilite per contratto di appalto, al riscontro dell’inizio dei lavori dei progetti approvati, i quali lavori man mano saranno sottoposti a severi , rigorosi , sistematici controlli da parte degli Organi ispettivi istituzionali preposti, onde evitare pretestuose interruzioni, speculazioni, infiltrazioni criminali, illeciti finanziari e penali. Ogni comportamento od atto illecito dovrà essere duramente sanzionato e con conseguenze che riguarderanno anche la perdita delle risorse finanziare assegnate.

 

 Affinché tutto ciò si realizzi , però è necessario un  "Cambiamento sociale" Non possiamo aspettarci che sia la politica a dover cambiare se stessa , è il Popolo , la società , la cittadinanza che deve cambiare "mentalità", ricostruendola attraverso la cultura , nelle scuole, le università, i mass-media, per una rieducazione civile, verso una coscienza sociale , popolare, in cui risorga il sentimento comune di bene e interesse collettivo, di giustizia sociale e di solidarietà per combattere contro le iniquità e le ingiustizie. Una coscienza che , invece, è divenuta sempre più individualista , egocentrica, rivolta si all'interesse privato, ma che lo ha fatto senza porsi i giusti limiti, necessari al mantenimento di una ordinata, equilibrata convivenza civile e indispensabili per riuscire ad avere una politica corretta ed efficace.

Purtroppo, siamo giunti al punto di non fidarci più l’uno dell’altro. Il timore di essere raggirati, truffati, rubati, è divenuto un problema individuale, ma anche un fenomeno sociale drammatico, soprattutto perché si è quotidianamente sommersi da esempi ed episodi di corruzione, di truffe, di raggiri, da sopraffazioni, da speculazioni, da imbrogli e traffici illeciti, che assumono aspetti di allarme sociale in quanto assai diffusi e invasivi, anche nell’ambito politico-istituzionale.

 

 Per tali motivi, è estremamente urgente e importante rigenerare nel nostro Paese un clima di fiducia sociale attraverso un forte impegno comune nel risvegliare le coscienze verso l’esigenza di ridare alla vita di ciascuno e della comunità civile i valori di una convivenza fondata sul reciproco rispetto, sulla trasparenza e lealtà, sulla difesa del bene comune, onde evitare un aggravamento di fattori negativi già in atto, della disgregazione e discriminazioni sociali, della conflittualità politica, un irrimediabile tracollo sociale e anche economico e il pericolo di venire sottomessi dalle forze più retrive e criminali.

domenica 13 settembre 2020

IL FANATISMO

 


GLI SQUILIBRATI  


 


GLI SQUILIBRATI  

ovvero “ il fanatismo “

 

“Squilibrato” è colui il quale non è capace di mantenere il proprio equilibrio. Se si parla di equilibrio fisico è chiaro che per la maggior parte degli esseri umani ciò rappresenta un problema nel momento in cui per una qualsiasi causa , viene a perdersi l’equilibrio del corpo e che ciò può essere dovuto ad un fattore esterno  oppure fisiologico, patologico  della persona ( ad es. labirintosi ).  

 Però , quello che di più interessa è l’argomento che riguarda “l’equilibrio psichico e mentale” , nei confronti del quale praticamente tutti gli esseri umani sulla terra, chi più chi meno, mostrano qualche difetto. Possedere un  perfetto e costante “equilibrio mentale “ è estremamente raro, forse impossibile. Perché ciò significherebbe essere capace di pensare e valutare sempre ogni cosa trovandone il punto giusto, centrale, il “baricentro “ , il punto mediano, tra i fattori, gli aspetti negativi e quelli positivi, che riguardano la  cosa o il fatto in esame.

Conseguentemente, il campo in cui diventa interessante argomentare ed esaminare è quello dei cosiddetti “ squilibrati “. Cioè, di quei soggetti il quali , o per loro natura o perché influenzati, sono condizionati da altri o da vicende vissute, e non sono più capaci di pensare , di valutare persone e cose, e quindi anche di comportarsi e agire in modo equilibrato, vedendone solo gli aspetti , i fattori estremi.

 I cosiddetti “ fanatici “ ne sono un esempio lampante.  Sono soggetti che si sentono attratti e si lasciano catturare da forti, estremi  impulsi ideologici, di tipo politico o sociale o religioso , che li spingono appunto ad agire e a comportarsi in misura esagerata rispetto alla normalità dei casi. Il più delle volte ciò che li spinge è la “paura”  di qualcosa o di qualcuno , sono pervasi da insicurezze individuali, motivo per cui tendono ad aggregarsi ad altri, a formarsi in gruppi , più numerosi possibile, per trovare identificazione di se stessi e “protezione” in una sorta di sottomissione a regole e condizioni limitative di libertà, ma caratterizzanti il gruppo di appartenenza e il simbolo che lo rappresenta;  quasi sempre un simbolo nei cui tratti traspaiono i segni  della “forza” e della “violenza” ,  per meglio difendersi dal ritenuto “nemico”, costituito da chi ad essi si contrappone , per motivi ideologici anche estremi ed opposti, oppure da chi è “ moderato “ , contrario a qualsiasi forma di estremismo e fanatismo e che si trova costretto a combattere per difendere le libertà e i diritti democratici contro quei regimi totalitari sostenuti da “squilibrati “ fanatici estremisti.

 La cosa più grave sta nel fatto che spesso tali fenomeni di fanatismo e quindi di contrapposizioni ideologiche ed umane , di natura politica, sociale o religiosa, contagiano ogni volta e  pericolosamente una gran moltitudine di persone , intere popolazioni, che vengono coinvolte in eventi drammatici e a volte tragici nella storia dell’umanità, divenendo attori di episodi anche mostruosi, efferati, molto crudeli. 

Fenomeni sociali che sono spesso il frutto maledetto di progetti ideologici e anche finanziari accuratamente preparati, organizzati e gestiti da gruppi di personaggi le cui menti  e con i cui poteri e strumenti sono capaci di alimentare nella popolazione sentimenti di odio , di tipo razziale, religioso, politico, e di saper  tenere il controllo di ogni situazione, anche improvvisa, al fine di ottenere determinati risultati, obiettivi di interessi molto elevati, economici e di potere, pur se questi debbano cagionare vittime innocenti, conflitti cruenti, guerre, milioni di morti, persone uccise , massacrate dalla violenza perpetrata da tutti coloro che si sono lasciati catturare dal fanatismo , che sono stati soggiogati da tali poteri e che sono divenuti consapevolmente , ma in certi casi anche inconsapevoli strumenti di violenza e di morte.  

giovedì 3 settembre 2020

LA RIVOLUZIONE CULTURALE





LA RIVOLUZIONE CULTURALE


“ L’ultima spiaggia “


Se vogliamo che L'Italia ritorni ad essere un grande Paese , straordinario e forse unico per le sue tradizioni ed opere artistiche e culturali, è assolutamente necessario che si liberi di un grave peso, divenuto nel corso degli ultimi decenni sempre più ingombrante, sino a livelli in cui  esso viene a rappresentare adesso un serio ostacolo al progresso della vita sociale e al benessere dei cittadini italiani.


Questo peso è costituto da un fenomeno sociale che purtroppo ha via via interessato un numero sempre più vasto della popolazione. Cioè, il fenomeno della “ superficialità concettuale”  , della “ ostentazione della esteriorità formale “ , fattori divenuti e certamente usati come limiti funzionali in danno allo sviluppo della vera “conoscenza di massa”.


Una moltitudine di persone, giovani e meno giovani, a livello globale, che attraverso i nuovi e più moderni mezzi di comunicazione, si sono nel tempo adagiate alla semplicità, alla istantaneità, alla comodità ricettiva dei messaggi, spesso molto brevi e ad effetto, e di conseguenza emarginando e scartando quegli altri messaggi culturali e informativi che sono rivolti a sviluppare e ad approfondire argomenti interessanti, molto importanti e anche fondamentali, estremamente utili per comprendere la natura di certi e tanti problemi che fanno parte della vita sociale di tutti e rivolti ad aprire la mente umana alle cause che li hanno determinato.  


Questo fenomeno strumentale ha determinato, purtroppo, una grave “carenza culturale”, che ha intaccato  anche classi sociali economicamente più elevate, attraverso una sorta di omologazione comportamentale all’uso di strumenti che obbediscono al fascino dell’immagine , alla suggestione momentanea dell’annuncio, all’impulso emotivo, ma certamente non all’invito alla riflessione, a meglio conoscere , a capire , a rendersi consapevole delle diverse realtà , per quindi poi poterle giudicare nel bene e nel male.


Per tale motivo il nostro Paese , tutta la popolazione ha assolutamente bisogno e con urgenza di essere interessata ad una "Rivoluzione culturale", che parta dal basso. Cioè, un processo rivoluzionario che inizi interessando le coscienze dei cittadini, a qualsiasi livello e classe sociale, affinché tutti e ciascuno di noi si renda consapevole della “trappola” in cui siamo caduti e  continuiamo ad essere trascinati , attratti da immagini virtuali appositamente esposte per distrarre le menti da fatti ed episodi di un mondo reale che , in tal modo, rischiano di rimanere nel buio dell’ignoranza, della inconsapevolezza., della mistificazione della realtà stessa.


Soltanto da una vera ed effettiva “Rivoluzione culturale “ di massa , nell’ambito dei nostri contesti sociali, famiglie , comunità, scuole,  può rinascere nel nostro Paese  la speranza di “sanificazione “ della nostra Società, liberandola di quelle parti che sono rimaste inquinate dal morbo della disonestà, della speculazione criminale, dell’intrallazzo politico e istituzionale, della complicità illegale e mafiosa.



 Soltanto una vera ed effettiva “ Rivoluzione culturale “ , di ritorno e riavvicinamento alle fonti autentiche della cultura italica , storica, artistica e letteraria, che si impadronisca delle coscienze e intelligenze di tutti i cittadini onesti e di buona volontà, può consentire una ricostruzione etico-morale della nostra società , poter ritornare ad una Politica sana ed efficiente, e finalmente dare concretezza reale ai progetti di sviluppo sociale ed economico , nei quali è riposto il futuro delle nostre generazioni.